“Faunus” (progetto in corso 2020)
Sono radici, ceppaie, tronchi di alberi rinvenuti nei boschi, sradicati, caduti, abbattuti, erosi dal tempo e dalle intemperie, fotografati in alta definizione e illuminati artificialmente per evidenziarne ogni minimo dettaglio nella loro posizione e luogo d’origine senza modificare nulla.
Soggetti semplici, dimenticati, ignorati, come molti dei soggetti che fotografo, un ordinario per me straordinario, attraverso il quale la mia scelta e la sola luce sono invito all’attenzione.
Contrapposte alle forme artificiali, pulite, simmetriche, lisce, asettiche, formali, luccicanti, (troppo?) umane, a quelle ritenute belle perché costose, queste forme di Natura pura sono affascinanti, necessarie, uniche e irripetibili, imprevedibili, statiche e al tempo stesso dinamiche nel loro libero avvilupparsi.
Entrambi ricchi di significato simbolico e archetipico i tronchi sono il nucleo di un albero e le radici la parte nascosta, cresciuta nel buio, ancorata alla terra, speculare a rami e foglie la parte rivolta al cielo ed esposta alla luce.
Progetto nato d’istinto e indirettamente un tributo al “Walden, vita nel bosco” di Henry David Thoreau condividendo l’esperienza intima nei boschi fatta di suoni, silenzi, paesaggi reali ed immaginari. Nelle albe nei boschi ritrovare quell’ incanto, la sacralità e la magia della natura de “Il segreto del bosco vecchio” di Dino Buzzati e in quelle forme vegetali rievocare le creature fantastiche delle Metamorfosi di Ovidio. Solo rimandi, senza pretese.
Tutte le fotografie di questa serie sono stampate a getto d’inchiostro dall’autore su carta “textured cotton rag”, carta 100% cotone opaca con leggera trama in superficie.
Queste presentate sono solo una piccola parte, verranno aggiunte immagini di volta in volta.